| Era da tempo che Sylvester Stallone aveva in mente di realizzare un film sul mondo delle corse, così come il regista finlandese Renny Harlin (Cliffhanger): Driven è il risultato della loro collaborazione. La sceneggiatura è anch'essa di Sylvester Stallone e il film, in breve, narra la storia del giovane Jimmy Bly (Kip Pardue- Il sapore della vittoria) che si trova a sorpresa a lottare per il mondiale di formula cart con il più esperto pilota Beau Brandenburg;dopo un incredibile recupero in classifica il giovane, pressato da molteplici fattori, tra i quali l'assillante presenza del fratello-manager (Robert Sean Leonard- L'attimo fuggente), la storia che sta vivendo con la ex ragazza del suo rivale e la tensione che il complicato mondo delle corse gli trasmette, sembra non essere più in grado di comportarsi come ha sempre fatto e rischia di "bruciarsi";a questo punto il capo della scuderia (un Burt Reynolds in sedia a rotelle che ricorda Frank Williams) decide di contattare Joseph Tanto (Sylvester Stallone), pilota molto dotato che a suo tempo incappò negli stessi errori compiuti dal giovane Bly, per aiutarlo, in qualità di secondo pilota, a vincere il titolo. Il film forte di un budget di 70 milioni di dollari è spettacolare e dotato di un buon ritmo, gli incidenti che avvengono sono ricreati con una perizia tecnica degna di nota e sono da sottolineare le splendide scene e gli effetti nella gara che si svolge sul bagnato. Fondamentale è comunque la presenza di un ritrovato Stallone, più misurato del solito e alle prese stavolta nel ruolo del "perdente", pur dotato di talento, a cui viene però offerta una seconda occasione; potrà rimediare ad errori compiuti in precedenza e superare il suo tragico passato così da rientrare a far parte di quel mondo da cui, a malincuore, si era estraniato. I piloti protagonisti, spinti da diverse motivazioni, lottano tutti fino all'ultimo per conquistare qualcosa e dimostrare il loro valore, ma ciò che più conta è il lato umano, le debolezze e i diversi caratteri di uomini che, sebbene siano spesso considerati infallibili, rimangono comunque tali. In conclusione un film sullo sport sicuramente ben riuscito, che qualcuno potrebbe considerare in alcuni punti eccessivamente retorico e "americano", ma che a mio parere è sviluppato ottimamente in base al tema trattato.Un progetto di Stallone che, come Rocky e Rambo, è riuscito a colpire nel segno. Sicuramente da vedere.
Ma la mia domanda è: le scene tagliate, secondo voi, avrebbero dovuto essere inserite oppure no? Io dico di sì, almeno una buona parte.
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