Intervista ufficiale di Sylvester Stallone:Sig Stallone sono in molti a credere che la sua interpretazione in "Cop Land" rappresenti uno dei suoi ruoli migliori come quelli del passato fra cui ricordiamo F.I.S.T e Paradise Alley. Lei come si sente a questo punto della sua carriera?Ho semplicemente sentito che per me era arrivato il momento per lavorare in un film come questo. Il ruolo che ho avuto è qualcosa che desideravo fare già dieci anni fa e l'occasione finalmente è arrivata. Il mio è stato un passaggio importante, una scelta che mi ha consentito di uscire dalla "intossicazione" di un certo genere di cinema degli anni passati.
Perché la scelta è ricaduta proprio su quella di un "loser", di un perdente?L'importanza del mio ruolo ricade proprio nel fatto che è sicuramente più vera e decisamente molto meno "fisica". Il ruolo di sceriffo di provincia mi ha consentito di ritrovare in un certo senso la mia infanzia perduta, la parte che mi è stata data non lasciava sicuramente compromessi, consentendomi di esprimere pensieri più intimi. Persone che si trovano nella mia stessa condizione nel film lasciano spesso presagire a un certo tipo di superficialità anche se in realtà è la mancanza di convinzione a creare la maggior parte dei problemi.
Lei è stato anche regista e sceneggiatore cosa ne pensa della qualità degli attuali script? Ha qualche progetto per il futuro come regista?Mi piacerebbe tornare dietro la macchina da presa se ne avessi l'opportunità. Non so se ho ancora la capacità di affrontare il grande impegno di dirigere un film e poi sono passati diversi anni da "Rocky IV", l'ultimo film che ho diretto. Per quanto riguarda le sceneggiature sto attualmente lavorando a due o tre contemporaneamente anche se non so se tutto questo sarà portato a termine, comunque è molto difficoltoso crearne di buone. La probabilità di trovare un buono script su cui lavorare è di una su migliaia, dipende molto anche dalla fortuna.
Cosa ha rappresentato per lei l'incontro sul set con De Niro?Lavorare con lui è stata una benedizione, l'opportunità di recitare fianco a fianco con uno dei migliori attori. Più passi del tempo a lavorare con lui e più ti rende migliore.
I personaggi interpretati nella sua carriera sono sempre stati bene o male degli eroi comunque positivi, non le piacerebbe passare anche una sola volta dalla parte dei cattivi?Mi è sempre piaciuto pensare di recitare in un ruolo che potesse analizzare il lato oscuro della natura umana ma le persone intorno a me mi hanno sempre sconsigliato di rimanere coinvolto in qualcosa del genere perché dicono che stravolgerei l'idea che la gente si è fatta di te. Prima o poi capiterà...
In passato lei ha affermato che le persone sono il riflesso della società in cui vivono. Pensa di essere riuscito a dimostrarlo con i personaggi che ha portato sullo schermo?Penso che questo sia vero anche se i miei recenti ruoli da supereroe sono solo mitologia moderna senza una base nella realtà. In un film come "
Cop land" troviamo invece il classico "eroe per caso", una situazione che potrebbe accadere a chiunque ed è per questo che ho amato molto il mio personaggio. In questo caso si tratta di un uomo qualunque che si trova a fare qualcosa di straordinario e guardando dentro il suo cuore sente di non avere alcuna particolare abilità se non il proprio rigore morale. Questo per me è un eroe!