MarcoSly |
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| Cinderella Man: aspirazioni da grande cinema e deficit di idee.
Il film ha come difetti principali la totale mancanza di originalità e la sovrabbondanza di buoni sentimenti e melassa. Ambientare la storia ai tempi della grande depressione e fare del pugile Braddock il simbolo del riscatto di una nazione è la classica mossa ad effetto volta ad emozionare e a coinvolgere lo spettatore, ma finisce col rendere il tutto prevedibile e scontato. Ci sono almeno quindici minuti di troppo e una flessione dopo metà film, Crowe è monoespressivo e non fa di certo una gran figura con questa interpretazione, la storia d'amore tra il suo personaggio e quello della Zellwegger (odiosa) è una cartolina stile baci perugina ("tu sei il campione del mio cuore"..) e l'insieme è tremendamente patinato e costruito ad arte per commuovere il pubblico; trascurabile la colonna sonora. Come note positive il fatto che è un prodotto senz'altro vedibile, con una buona regia (e ci mancherebbe coi mezzi a disposizione) e un al solito eccellente Giamatti e che vanta un onesto livello del reparto tecnico. In conclusione posso aggiungere che Crowe può inginocchiarsi e lustrare le scarpe ai vari Stallone, De Niro e Eastwood. La sua interpretazione è modesta e il film, pur con grandi aspirazioni e succoso budget, perde malamente nel confronto coi classici del genere. Seabiscuit travestito da pugile non incide e nel complesso è il classico filmone hollywoodiano architettato a tavolino per un facile successo e che ricalca malamente e superficialmente schemi classici.
**1/2. Paga il confronto con i troppo illustri predecessori e l'eccesso di retorica.
Edited by MarcoSly - 11/9/2005, 13:56
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