Allora.
Ecco un intervista in cui Sly ammette di avere 20 Kg rispetto al IV capitolo.
Lo avevano dipinto imbolsito e ritornato sovrappeso a tempo di record, dopo la splendida forma fisica ottenuta dopo gli allenamenti per tornare a girare Rocky Balboa. L'attore e regista è invece al top della forma, e particolarmente di buon umore: i 25 minuti di conferenza stampa concessi ai giornalisti nella sala dell'hotel Hassler possono essere dunque spesi nel migliore dei modi, al di là di qualche rimpianto per qualche domanda non fatta e per qualche altra che, al solito, ci si poteva risparmiare.
La preparazione, come si è letto da tante parti, è stata molto delicata: "Questa volta gli allenamenti non sono stati facili, per me come per gli altri. La mia in particolare era mirata a ottenere un Rocky muscoloso ma soprattutto grosso, un vero "toro" per così dire. Un Rocky in età avanzata, fisicamente diverso da quello che ricordavamo: rispetto al quarto film della serie avevo almeno venti chili in più."
Non è, chiaramente, l'unica differenza rispetto ai capitoli più "famigerati" della serie, quelli girati negli anni '80 della guerra fredda e del culto della personalità. Rocky Balboa mostra piuttosto molte similitudini con il primo film della serie: "è un uomo non più giovane, che vive nel ricordo della moglie, a cui viene data un'ultima possibilità. Volevo che la saga di Rocky terminasse con un messaggio ottimista, mostrare che anche chi è vecchio e lento nei movimenti possa riuscire a imporsi con la forza della volontà. Un film che ammetto di avere scritto su misura per chi Rocky lo ha seguito dai primi film, ed è cresciuto o invecchiato con essi: a sorpresa, mi accorgo che invece sono molti i giovani che vanno al cinema a vederlo, comprendendone pienamente la filosofia. Sono contento perché è un progetto sentito, personale, sul quale inizialmente non c'era molto ottimismo, e inizialmente mi era stato rifiutato."
A chi gli chiede cosa pensa della boxe nel cinema attuale, descritta in film come Cinderella Man o Million Dollar Baby, risponde: "Million Dollar Baby non può definirsi un film sul pugilato, se ne vede davvero poco. Quanto a Cinderella Man... beh, credo che sia necessario che i colpi vadano a segno quando si girano certe scene."
Il tempo di smentire una famosa leggenda metropolitana, secondo la quale gli era stato proposto un sequel di Rocky contro un alieno ("Non è vero. Ma mi proposero invece un Rocky contro Rambo che non avrebbe avuto storia: Rambo ha il bazooka"), ed ecco l'altra grande maschera stalloniana profilarsi all'orizzonte: "Chiuderò la saga di Rambo con un quarto capitolo, sarà quello il mio prossimo film. Non avrei voluto dirigerlo subito dopo Rocky Balboa, ma sono costretto da motivi legali, per cui lo faremo nel miglior modo possibile. Poi però vorrei tenerlo fermo un anno, e riaffacciarmi con qualcosa di nuovo. Mi piace dirigere i giovani, confrontarmi, respirare aria nuova."
Il suo sogno nel cassetto è un film con Scorsese. "E chi non vorrebbe farsi dirigere da lui? Anzi, mi piacerebbe essere io a dirigere e lui a recitare, una volta tanto..."
Rocky IV peso 78Kg; Rocky Balboa 98Kg.
Avevo ragione io...