| Qualità artistica: ••• Nella Los Angeles degli anni ‘30, Philip Marlowe (Mitchum), investigatore privato, è alle prese con due casi di difficile risoluzione. Marlowe si trova coinvolto in un puzzle di grandi dimensioni, che solo lui potrà ricomporre con maestria. Un Robert Mitchum in grande forma interpreta uno dei suoi personaggi di maggiore successo, all’interno di una storia carica di mistero e tensione; nonostante uno svolgimento in alcuni tratti eccessivamente lineare, Marlowe rappresenta un personaggio entrato nella storia del cinema.
Qualità dell’edizione: •1/2 Nonostante i 26 anni della pellicola, il giudizio tecnico di questo Marlowe non si può ritenere soddisfacente, a causa di una qualità visiva non impeccabile, la mancanza di extra e qualche difetto sonoro. Il fatto che la qualità d’immagine non sia comparabile con quella di capolavori contemporanei è elemento prevedibile e giustificabile, anche se si ha l’impressione che si potesse fare di più. Ci riferiamo a un livello di definizione complessiva solo mediocre, a una difficile resa dei fondali e a un livello di compressione che non tarda a mostrare le proprie conseguenze. L’impatto non è dei migliori e, se anche possiamo apprezzare la resa dei toni forti di colore e gli stacchi cromatici, non possiamo risultare insensibili di fronte al rumore video e all’imperfetta resa degli scurissimi. La colonna sonora italiana, così come quella inglese, è stata rimasterizzata in Dolby multicanale; l’accoppiata lingua-sottotitoli è rigida: sottotitoli italiani obbligatori sulla versione inglese, sottotitoli inglesi attivabili solo su quella italiana. Il primo impatto di fronte alla qualità sonora della traccia italiana mette in mostra la vecchiaia della pellicola, cosa a cui neppure il Dolby multicanale può porre un freno. Il centrale è il punto di forza del quadro, mentre i frontali si sganciano da esso in occasione delle musiche e di qualche momento concitato, senza però sfruttare in modo assiduo le proprie potenzialità, Il blocco posteriore è relegato a una posizione di inferiorità. Il DVD non presenta extra, a patto di non voler considerare come tale l’indicazione “suddivisione in capitoli del film” riportata sulla copertina. La stessa indica il trailer cinematografico, anche se non è presente nel disco.
|