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Il libro che sto leggendo

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*DRINK KING*
view post Posted on 27/10/2003, 02:38




In questo topic potremo scambiare opinioni e considerazioni sui nostri autori e libri preferiti.

Inizio io a parlare di un libro molto interessante che ho letto molto tempo fa.


ERA IL PERIODO IN CUI FREQUENTAVO IL LICEO...QUESTO LIBRO CENSURATO,POI DIVENTATO ANCHE FILM,SUSCITO'NON POCHE POLEMICHE AL PUNTO CHE ORGANIZZAMMO DELLE MANIFESTAZIONI IN PIAZZA!

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DAL LIBRO:
"Ancora una volta qui, sul letto della prima volta e delle tante successive.

Chissà perché Antonia ce l'ha tanto con la Vampira, che poverina sembra faccia apposta a uscire quando noi vogliamo scopare. Dev'essere perché è sua madre. Poi a me la cioccolata calda che offre regolarmente mi fa quasi venire da quanto è buona. Be', lasciamo perdere perché se provo a dire una cosa del genere anche solo per scherzo Antonia si incazza come una iena e attacca una tiritera femminista. Ogni tanto mi dà ai nervi questo suo incazzarsi a vacca e per delle stronzate.

Nei libri c'è sempre che quando lei si incazza a lui gli si rizza, e più lei si incazza più a lui gli tira e poi si fanno una scopatona di tre ore fino alla posizione settantatré del Kamasutra e ritorno. A me non capita mai. Una volta ho provato a dire «Baby, mi piaci di più quando ti arrabbi» e mi ha quasi rotto in testa un vaso Ming. Poi in verità non mi piace per niente quando si incazza, e un po' mi sento come quando mi sgridavano da piccolo, un po' le menerei, un po' mi sento stupido e così via. Be', in ogni modo adesso si scopa. Ogni volta che so che il pomeriggio lo possiamo fare, verso l'ora di pranzo comincio a essere tutto sfrigoloso, tanto sfrigoloso che mi viene voglia di farmi una sega ma evito perché se no quando arrivo qui ho paura che non mi funzioni a dovere. Perché ogni tanto è bello farsi una sega. Chissà se è normale, continuare a farlo anche quando uno ha la ragazza e ci fa l'amore e così via. Devo ricordarmi di chiederlo a Marcello, lo saprà senz'altro."

LA LOCANDINA DEL FILM
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Edited by Young Offender - 26/9/2013, 08:55
 
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ilpoeta59
view post Posted on 25/12/2003, 23:56




Hai aperto una gran bella discussione...mi hai dato l'input x andarmi a rileggere alcuni passi di questo libro straordinariamente estemporaneo!
L'ho fatto su internet però...purtroppo il "cimelio" l'ho prestato a suo tempo e come ben si sa gli oggetti prestati non hanno gambe per tornare a casa!
 
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*DRINK KING*
view post Posted on 26/12/2003, 05:50




Ricordi che grande pennellata di rivoluzione?
 
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cinziar
view post Posted on 31/12/2003, 18:58




L'opinione che l'asino voli è certamente in netto contrasto con i dati positivi dell'esperienza, i quali ci attestano in maniera precisa e irrefutabile che quel bravo e testardo animale è capace di tutto, fuorchè di volare.
Non le nostre argomentazioni, ma i fatti stessi convincerebbero di assurdo e di abuso di potere quell'asinaio, che pretendesse dal suo amministrato una prestazione così aliena dalle sue reali capacità.

Forse da un punto di vista meramente concettuale, l'assurdità della pretesa non può considerarsi assoluta.
Basti ricordare che i Greci erano perfettamente convinti che Bellerofonte aveva compiuto le sue mirabili imprese a cavallo, e con l'aiuto di un noto equino alato, Pegaso; e nei momenti più lirici non avevano alcuna difficoltà a vedere il carro di Febo Iperione, trainato nella sua parabola celeste da poderosi destrieri con o senza ali; e i Dioscuri accorrenti alla salvezza sulla terra e sul mare al volo dei veloci cavalli.

Anche gli Indiani dell'età vedica erano certissimi che il carro degli Asvin percorresse le vie aeree in tutti i sensi, rapido come il pensiero: poichè per la saggezza inimitabile degli Indiani la vera realtà non è quella che si percepisce con gli occhi, ma quella che si coglie al di là del sensibile con il raggio della mente, il fatto che quel meraviglioso attacco non era stato mai visto da nessuno era una sicura riprova della sua reale esistenza.

Oggi, specialmente da noi in Occidente, la maniera di vedere le cose è assai mutata e l'incomprensibile tendenza a credere, che è propria della natura umana, si esercita in un altro senso: di solitio si crede vero quello che fa più comodo.


auguri
 
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asintottico
view post Posted on 31/12/2003, 21:14




alla faccia ....

complimenti!

...finirò con l'adorarti

....

 
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view post Posted on 1/1/2004, 11:43
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per capirne l'intensità delle parole, l'ho dovuta leggete 3 volte (saranno gli occhi ancora abbottati), complimenti comunque, il significato è chiaro, il modo di pensare stà cambiando, daltronde, con i mezzi che abbiamo oggi, è difficile credere il qualcosa che non sia tangibile.
Non rimangono che le metafore.

Buon anno.
 
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*DRINK KING*
view post Posted on 4/1/2004, 02:06




Però...una sana immersione nella cultura antropologo-equina e,se vogliamo,caricaturale.
Asin(t)o che vola:leggenda "metronapolitana" o,dunque,realtà d'ataviche origini?
Ai posteri l'ardua sentenza!
..io mi faccio un tiro
 
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O' Napoletano
view post Posted on 4/1/2004, 03:00




Cià guagliù.......
O' ciuccio che vola esiste, l'ho fotocrafato!!!

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Come tutti già sapeto....o forse no.......je songhe n'esperto e' cucina partenopea!
Ricetta del giorno: "pasta e ffaggioli con le cotiche e la recchia di ciuccio che vola".

A' ricetta:

procuratevi nu' ciuccio de chille che vanno ancòra a scuola, nu' ciuccio giovane ca sennò la carne è tosta.
Fate assaje attenzione alla varra che eliminerete subito tagliandola e regalandola a vostra suocera, quindi senza aspettà ca ve chiove 'ncuolle uccideto l'animale e asportatene le orecchie.
Una ve la congelerete che non si sa mai, l'altra la depilerete coscenziosamente con la ceretta di vostra moglie!
Senza sapé nè legge né scrive' metteto a bagno una ventina di chilogrammi di faggioli buttandoci adinte nu' chilo e' bicarbonato e nel frattempo spugnettatevi o chiavate con una vicina di casa.
Preparate la fagiolata come al solito, una chiavica!!! a metà cottura aggiungete le cotiche e la recchia e lasciate cuocere ....nel frattempo vi telefonerà vostra suocera per ringraziarvi.........invitate pure a lei a strafocarsi la vostra pasta e ffaggioli con le cotiche e la recchia di ciuccio che vola!

P.s. poè nun mme censurà.......sì sempe o' meglio, mantienete tuosto!
 
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ilpoeta59
view post Posted on 5/1/2004, 01:19




Cià guagliò io non me la sento di bannarti per le parolacce con cui hai condito la tua ricetta...ma aspettiamo King...nn si sa mai!
 
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view post Posted on 5/1/2004, 02:45
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Avessi capito qualcosa....
 
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ilpoeta59
view post Posted on 9/1/2004, 03:55




user posted image "Satura", uscito nel 1971, segnò l'inizio di un nuovo stile poetico di Montale, adeguato non solo al mutamento dei tempi sul piano sociale e politico, ma anche alla diversa concezione della poesia stessa.
Il titolo "Satura" allude al genere letterario latino che ebbe lo stesso nome e fu contraddistinto, oltre che dall'impegno morale applicato alle occasioni comuni del vivere, anche da una molteplicità di interessi culturali. Con questo libro, in effetti, Montale da inizio a una poesia legata alle occasioni quotidiane, alla cronaca, sua e degli altri, indagata con un'intelligenza lucida e tagliente, e con un'ironia che demistifica ideali e forme di comportamento.

"La storia non è poi/ la devastante ruspa che si dice/ Lascia sottopassaggi, cripte, buche/ e nascondigli. C'è chi sopravvive/ La storia è anche benevola: distrugge/ quanto più può: se esagerasse, certo/ sarebbe meglio, ma la storia è a corto/ di notizie, non compie tutte le sue vendette.

La storia gratta il fondo/ come una rete a strascico/ con qualche strappo e più d'un pesce sfugge/ Qualche volta s'incontra l'ectoplasma/ d'uno scampato e non sembra particolarmente felice/ Ignora di essere fuori, nessuno glie n'ha parlato/ Gli altri, nel sacco, si credono/ più liberi di lui."
E. Montaleuser posted image


Edited by ilpoeta59 - 9/1/2004, 01:35
 
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Slave To The Grind
view post Posted on 1/7/2004, 09:49




c'è stato un periodo tra l'88 e l'89 che divoravo libri gialli (termine usato solo in Italia perchè uscivano tutti di colore giallo, idea nata dalla Mondadori d'epoca..)

La mia preferita era sicuramente Agatha Christie e il suo Poirot (personaggio dai tratti goffi ma geniale) anche se reputo il suo miglior libro 10 piccoli negretti (poi ribattezzato in 10 piccoli indiani e dopo ancora E poi non ne rimase nessuno)

ricordo ancora il piacere cercare di capire l'assassino e lei giocava spesso con i caratteri dei protagonisti... in ogni capitolo c'era sempre unnuovo rompicato fino all'agognata soluzione (imprevista) finale.

ovviamente poi mi sono anche affascinato ad Hitchcock che anche se è antecedente al biennio dai proposto è sempre attuale...

voi avete dei libri/film gialli da proporre? Se qualcuno di voi se lo fosse perso e non sappia di cosa parla, consiglio di leggere 10 piccoli indiani di agatha christie (non guardate i film perchè hanno travisato la storia originale...soprattutto il finale) e Il delitto perfetto di Hitchcock (tratto dal romanzo Dial M for Murder)

Attached Image: 8804307676.jpg

8804307676.jpg

 
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*DRINK KING*
view post Posted on 26/8/2004, 10:52




Fantastico topic,grazie!
Io della Christie ho letto "Il gatto e il canarino",un affascinante giallo dai risvolti tragicomici.
Ne è stato tratto anche un film proprio negli anni '80
 
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view post Posted on 3/11/2009, 11:30
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巨人の星

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Ecco qui un topic dove inserire opinioni, trame, recensioni e commenti sulle vostre attuali letture.
 
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view post Posted on 3/11/2009, 21:21
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巨人の星

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Do il via alla discussione segnalandovi due libri.
Il primo è:

«Ho visto agire S'Accabadora»
La prima testimonianza oculare di una persona vivente sull'operato di S'Accabadora.


Un volume di Dolores Turchi edito dalla Iris che racconglie la testimonianza della signora Paolina Concas (di cui troviamo la video-intervista nel DVD allegato) sull'operato di S'Accabadora.

Dalla wikipedia:

Con il termine sardo femmina accabadora (s'accabadóra, lett. "colei che finisce", probabilmente dallo spagnolo acabar, "finire", "terminare") si soleva indicare una donna che uccideva persone anziane in condizioni di malattia tali da portare i familiari a richiedere questo servizio di "eutanasia". La pratica non doveva essere retribuita dai parenti dell'anziano poiché il pagare per dare la morte era contrario ai dettami religiosi e della superstizione.

Diverse sono le pratiche di uccisione utilizzate dalla femmina accabadora: si dice che entrasse nella stanza del morente vestita di nero e con il volto coperto, e che lo uccidesse tramite soffocamento con un cuscino, oppure colpendolo sulla fronte tramite un bastone d'olivo (su mazzolu) o dietro la nuca con un colpo secco, o ancora strangolandolo ponendo il collo tra le sue gambe.

Si hanno prove di pratiche della femmina accabadora fino a pochi decenni fa. Una delle teorie per giustificare questo tipo di pratica è basata sulle difficoltà di spostamento e di sussidio nei tempi passati, per cui nei paesi isolati e molto distanti da qualsiasi ospedale la famiglia di un soggetto anziano non autosufficiente e quindi in bisogno di cure assidue avrebbe avuto numerosi problemi ad assisterlo, dal momento che il lavoro agricolo era l'unica loro possibilità di sussistenza.


Stimo molto Dolores Turchi e trovo i suoi libri sempre molto interessanti.
Qui trovate una resoconto sulla presentazione del volume:
http://librisardi.blogspot.com/2008/12/ho-...di-dolores.html

L'altro titolo di cui vorrei parlarvi è Walton Ford: Pancha Tantra.
Dopo costosissime edizioni limitate con tanto di copertina in oro e stampa in esacromia, la Taschen pubblica una versione economica di questo stupendo volume d'arte.

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Gli acquarelli di Walton Ford potrebbero essere erroneamente scambiati per certe illustrazioni naturalistiche del diciannovesimo secolo e per certe pitture del periodo coloniale inglese. Il problema è che non lo sono per niente. Al contrario, in ognuna delle opere di Walton c’è sempre qualcosa di sinistro, sia che si tratti di un tacchino che ghermisce un piccolo pappagallo, o di un gruppo di scimmie o di un branco di lupi famelici che circonda minaccioso un bufalo nel bel mezzo di un giardino alla francese. Le opere di Ford, eseguite con la maestria di un artista di storia naturale, hanno al contempo uno stile rassicurante e un contenuto conturbante. Gli animali e gli uccelli che popolano i quadri di questo artista contemporaneo non sono mai semplici oggetti, ma veri e propri personaggi impegnati in una lotta allegorica: un tacchino che afferra un piccolo pappagallo; un branco di scimmie sedute a tavola in pompa magna un bufalo circondato da lupi binachi. Il titolo del libro è preso da Pancha Tantra un antico libro indiano di racconti sugli animali consideratouna sorta di precursore delle favole di Esopo. Questa nuova edizione include un’analisa approfondita dell’opera di Walton Ford, la sua biografia completa e vari estratti dei testi da cui ha preso ispirazione.

Qui trovate alcune anteprime del libro:
http://www.taschen.com/pages/en/catalogue/...ncha_tantra.htm

Consigliatissimo a tutti gli amanti dell'illustrazione naturalistica!
 
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96 replies since 27/10/2003, 02:38   4253 views
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