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Goodbye 70's, Il topic sugli anni '70

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isatis di mare
view post Posted on 23/10/2003, 17:18




Questo pensiero viene da un amico, ve lo ripropongo.
Potete anche andare a curiosare direttamente...traslando

anni 70...

anni diversi... la scuola, il dio pallone, la lacoste, la parrocchia, i soldi che mancavano...
la mia mamma era così bella... mio padre sempre così duro...
la domenica mattina alla messa e poi a giocare a pallone con i ragazzini della parrocchia... e poi in bicletta... quante cadute...
la vecchia fiat 850 con la quale la mamma ci accompagnava a scuola... ogni mattina in ritardo... mamma dove sono i pantaloni...???
le cariche degli autonomi... e quelli del liceo con le spranghe... erano i ns. idoli... erano grandi e sapevano così tante cose della vita... eravamo così piccoli per capire quanta violenza in una società insoddisfatta...
l'italia delle stragi, delle bombe molotov, delle catenate e dei cortei... l'impegno politico come ragione di vita...
le tv private... i primi spogliarelli di telestudio... 90 minuto, quello vero con Barenson e Valenti... bisteccone giovane e magro...
Adriano Panatta... Corrado Barazzuti, Paolo bertolucci...
Via Fani... tante morti inutili, tante lacrime e comunque tanta semplicità...
le radio private...
i pantaloni a zampa e le mecap... la suzuki 380... i capelli lunghi...
la mia mamma che sorride... quante incertezze, quante emozioni, quante delusioni...
e su tutto la musica... ancora fruibile, ancora umana...
questa stupida canzone permeava la mia infanzia...
 
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Peterpan.p
view post Posted on 23/10/2003, 18:04




Anni'70, gli anni delle rivoluzioni, culturali, musicali,di pensiero e anche di mode...oggi rivisitate ma che hanno dato in quegli anni un impronta decisiva nello stilyng

Ricordate queste....

Edited by Young Offender - 28/9/2013, 08:54

Attached Image: flowerpowerminidress.jpg

flowerpowerminidress.jpg

 
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*DRINK KING*
icon6  view post Posted on 23/10/2003, 18:08




Massììììì!Le scarpe con la zeppa!!!
E ricordo anche i calci che pigliavo in discoteca
...eh,però rimorchiavo alla grande!
 
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First_leon
view post Posted on 24/10/2003, 17:52




Si le ricordo, come diventavi alta
di abiti ne ho ancora qualcuno nell'armadio,
rubato alla mamma ovviamente
Mi piacciono molto perchè sono coloratissimi , ma ne ho sequestrati anche da sera, e devo dire che hanno la mia età e sono ancora perfetti, li indosso quando capitano occasioni speciali
 
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Tony Manero
view post Posted on 24/10/2003, 17:59




io portavo le scarpe con la punta hehehehehe chi ricorda?
 
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Tony Manero
view post Posted on 24/10/2003, 18:08




io portavo i pantaloni con la zampa larga e quelle scarpe a punta spigolose che facevano deformare i piedi! ciao
 
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First_leon
view post Posted on 24/10/2003, 18:29




I famosi camperos , ke sballo!!!
Cerco qualche immagine
 
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First_leon
view post Posted on 24/10/2003, 18:39




I mitici vita bassa,
si andava a ballare la musica afro, funky
si ballava e già già già
e non solo

 
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Fatina
view post Posted on 25/10/2003, 03:16




Le famose "Espadrilles" scarpe di pezza con la bandierina francese sul lato, c'erano anche le imitazioni e si portavano a ciabatta...io le ho portate rigorosamente blu!

Le scarpe sportive "Canguro" o "Soldini" che si compravano nei negozi di articoli di gomma ... volgari imitazioni delle scarpe di marca

Le scarpe "Kikers" solo originali con il buco sotto la suola
Son ritornate di mode nel 90

Chiedere un bicchiere d'acqua agli inquilini del piano terra, quando si era sudati

Mettere la rete sul balcone per non farci sporgere e aguardare di sotto

Chiamare la mamma dal cortile e chiedere i soldi per il ghiacciolo

Gli urli della mamma quando ti chiamava dal balcone per farti rientrare in casa...o gli urli che facevamo noi dal cortile per farci buttare giu' sull'erba i giocattoli ...

La famosa ora del silenzio ... d'estate fino alle ore 16.00 nn si poteva scendere in cortile

Il famoso portinaio dello stabile che non ti faceva giocare sotto il portico e ti prendeva il pallone ... e l'inquilino che faceva da 2° portinaio prendendoti il nome ...

Lasciare il conto dal panettiere e dire: ... passa poi la mamma ...

Volere a tutti costi la roba uguale all'amico del cuore e n trovare niente ... I primi orologi "Casio" con musichette e luce ...

Andare a dare spiegazioni alla nonna dell'amico quando gli rompevi qualche giocattolo ...

I famosi petardi miccette rosse e verdi da far scoppiare...i piu' grandi usavano i raudi..

Adottare i gattini che nascevano nei cortile...e poi piangere quando li portava no via...

Il modo di dire: "Schiacciare a tavoletta" quando si andava via con il padre in macchina..

Le frignate che si facevano davanti alle vetrine dei giocattoli quando si voleva qualcosa e la mamma che diceva: "la prossima settimana veniamo con papà ... mica vero poi ...

Le canzoni sotto forma di fischio come segnale con l'amico ...
 
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Peterpan.p
view post Posted on 27/10/2003, 14:17




Parlare di anni 70 senza parlare di parrucche è quasi impossibile. Si, perché questo accessorio moda dell’epoca è stato fortemente legato agli anni 60 e 70.
Infatti come tantissimi elementi legati agli anni 70, anche la moda delle parrucche è partita nel decennio precedente. Quindi già nel 1970 la moda è ai vertici massimi. E quando dico moda intendo proprio moda.
Oggi l’uso di parrucche è strettamente limitato al campo cinematografico teatrale, al costume di chi fa animazione in discoteca e soprattutto alle sfortunate persone con gravi malattie. Ma 30 anni fa non era assolutamente così.
La parrucca veniva vista dagli stilisti come un integrazione del completo vestito – calzatura. Un tutt’uno con l’acconciatura. Basti pensare ali telefilm UFO per ricordare come i produttori interpretassero la divisa su Base Luna con tanto di parrucche viola.
Erano anni in cui la moda cambiava moltissimo da un anno all’altro per cui anche la capigliatura seguiva questo trend. Le tinture non avevano quegli standard di sicurezza di oggi ed ecco che la parrucca risolveva un cambio di acconciatura. Chi non era propensa al cambiamento di look, aveva una parrucca rigorosamente simile al proprio taglio di capelli, in modo da avere sempre una testa pronta per le uscite, senza dover ricorrere alla messa in piega della parrucchiera.
Se si calcola che a cavallo tra gli anni 60 e 70 1 donna su 3 avesse almeno una parrucca, si ha le dimensioni del fenomeno. Il posto preferito era il classico comò della camera su cui spuntava la famosa testa di capelli. I materiali erano in sintetico o in capello naturale. E questo ovviamente influiva sui costi. Anche di mantenimento. Una parrucca in fibra di kanekalon era sempre pronta all’uso. Bastava al massimo una spazzolata, e… et voilà. Ma aveva il grosso handicap di non poter essere cambiata la pettinatura. Il taglio e il colore era quello,punto e basta.
Ecco quindi che per le clienti più esigenti, vi erano (e vi sono tutt’oggi) le parrucche in capello naturale. Se è vero che bisogna sempre mantenere la piega come per i propri capelli, è anche vero che si può variare il tipo di piega, riccia o liscia, e anche il colore. Per cui la mano della parrucchiera era fondamentale, e basta ricordare come i loro negozi abbondassero di testine in polistirolo con la propria parrucca sopra.
Ma non erano solo le parrucchiere a vendere parrucche. Il fenomeno era talmente diffuso che praticamente chiunque le vendeva: profumerie, supermercati e grandi magazzini e perfino Postal Market. Come con i telefonini oggi. Addirittura vi erano le pubblicità sui giornali che con solo 5.000 acquistavi una parrucca per corrispondenza.
Naturalmente anche i parrucchini per uomo erano al top e la cosa sembra ovvia se si pensa che erano ani in cui trionfavano i capelloni. Provate a chiedere ad un sessantenne di oggi, un ex 30enne all’epoca calvo e vedrete cosa vi risponderà.
Ma anche la moda dei capelli posticci come tutte le mode più rappresentative degli anni 70 è andata sciamando verso la fine del decennio quando il fenomeno vide un forte ridimensionamento. Vuoi perché non andava più la moda kitch (E le parrucche un po lo erano – e lo dico con entusiasmo da fanatica del kitch anni 70) vuoi perché erano tramontati i look forti a vantaggio di look molto più morbidi e naturali (Basta pensare al trucco) e vuoi perché le tinture per capelli col tempo hanno visto sempre più ridimensionare gli effetti negativi sui capelli. Insomma, con l’avvento degli anni 80 (Ancora un a volta loro!) delle parrucche praticamente non rimane più traccia se non nelle impolverate soffitte di qualche persona gelosa del suo passato.
Ho un ricordo particolare delle parrucche degli anni 70 che va molto oltre la collezione. Una vera mania, come è tipica di tutti noi amanti e nostalgici degli anni 70. Una nostalgia infinita e perenne che solo una macchina del tempo o la bacchetta magica di qualche fata potrebbe lenire. Ma io aspetto… se nessuno inventerà la macchina del tempo, potrò almeno sperare su qualche fata…
…con la parrucca anni 70, ovviamente!


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Fatina
view post Posted on 27/10/2003, 17:51




IO ho indossato queste "Famose parrucche"!!!

La mamma di una mia amica ne aveva 3..ce le ha prestate per mascherarci a Carnevale...fichissime!
P.S. erano di capelli veri... un pò mi faceva senso pensavo alla defunta che li aveva tagliati...
 
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Peterpan.p
view post Posted on 27/10/2003, 18:47




IN EFFETTI FA SPECIE METTERSELE ADDOSSO, MA PENSA LA VANITA' FEMMINILE A VOLTE DOVE PUO' ARRIVARE!!!
 
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*DRINK KING*
icon9  view post Posted on 29/10/2003, 19:47




I tempi cambiano e con essi anche il modo di lavorare.Tutto è più semplice grazie alle tecnologie che invadono ogni settore...ma chi ricorda il DJ anni settanta?Quello che fermava il disco e lo faceva ripartire tenedo o muovendo il famoso panno di stoffa?
Certo,oggi esistono i CD-J:il dj non deve far altro che fermare il laser cd su una determinata zona della track e smanettare con lo scratching,ma che cacchio di gusto c'è?I pochi che usano i giradischi,hanno quelli a trazione automatica,niente cinghia,un bel regolatore di giri che permette di mixare i pezzi anche al peggiore dei dj!
Oddio,anch'io ci lavoro ma vuoi mettere quando nei '70 riuscivo a "cucire" pezzi totalmente differenzi per BPM senza campionatore o regolatore?
E le puntine?Ne saltava una ogni 20 dischi...circa
E non dite che siamo nostalgici:la classe non è acqua!
P.S.-IL DEEJAY non è quello che sta in radio a dire cazzate(come anch'io faccio):quello è lo SPEAKER!Il termine DISC JOCKEY,tradotto letteralmente,significa FANTINO DEL DISCO...chiaro o devo spiegarne il motivo?
 
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view post Posted on 30/10/2003, 23:31
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First_leon
view post Posted on 31/10/2003, 15:42




Si mi ricordo bene quel periodo, beh proprio gli anni 70 non direi, ma negli anni 80 ne ho visti fare di cose incredibili , solo con due piatti, due dischi e le mani, sincronizzavano il tutto con le ciffie, poi le toglievano per lasciarle lì, il resto si, era arte.
Ho un'amico carissimo che gira il mondo facendo il DJ, lo fà oramai da vent'anni ed è bravissimo.
L'ho fatto anche io per un periodo, erano gli anno 80 però, ragazzi che divertimento, devo dire che ho avuto maestri doc, una compagna di scuola delle superiori che iniziava con me, adesso lavora per radio DJ, un periodo bellissimo, magari vi racconto qualche serata .
 
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43 replies since 23/10/2003, 17:18   2921 views
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