Erasure Club-The Erasure Italian Forum

Goodbye 70's, Il topic sugli anni '70

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Peterpan.p
view post Posted on 31/10/2003, 15:54




Bhe i DJ quelli con le palle sono maestri di musica e anche di intrattenimento e come diceva Drink nn solo semplici speaker!!!
sarebbe bello se Drink e leggo ora First ci racontaste qualche anedoto di una vostra performance o esperienza!!!!
Entrare nel diretto di una cabina di DJ con voi ..esperienza fantastica!
 
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*DRINK KING*
view post Posted on 31/10/2003, 17:13




Ciao Peter,una cosa simpatica mi è capitata al Marabù di Giardini Naxos...era la fine degli '80 e sostituivo il dj locale.Lì erano abituati già con i nuovi suoni...quello è un locale all'avanguardia,il primo insieme al Taitù dove è stata portata l'underground...quando arrivai coi miei borsoni stracarichi di remix tutti mi guardavano pensando che avrei messo su della musica nuova e invece...
Invece tirai fuori tutte le versioni piùpazzesche dei successi dei primi anni 80(Sylvester,Falco,Indeep,ecc...)facendoli girare e mixando a suon di scratch!Fu un tripudio,la pista si affollò come una bolgia e alla fine,verso le 6 del mattino,dovetti firmare centinaia di autografi e mi fu offerto un contratto di 150.000 lire a serata(cazz,allora erano soldi!).
Ma ne ho di altre da raccontare...a presto.
 
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view post Posted on 18/12/2003, 19:48
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Io avevo i camperos di crosta,k e la ricerca degli originali non fu facile, con i laccetti all'interno del gambale
 
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view post Posted on 1/1/2004, 11:59
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Frà, sei una continua sorpresa.
Io ricordo quel periodo, avevo anche io il giradischi, insieme ad un mio amico comprammo un mix usato, alle feste organizzate in casa mettevamo i due giradischi (mio e suo) accoppiati collegati al mix, che usavamo, magari non con la tua meastria, però era divertente, cuffia al collo e via...
e si cuccava anche bene, i dj erano comunque i protagonisti della serata.
Comunque la vediamo, c'era fascino e poesia in quel periodo.
 
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*DRINK KING*
view post Posted on 4/1/2004, 01:54




Ah,ma certo che era tutto diverso...e non lo dico mica per essere patetico.
I locali,anche se grandetti,radunavano tutti ragazzi che si conoscevano tra di loro...si socializzava subito e poi diventava un impegno rivedersi nello stesso posto.
 
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*DRINK KING*
view post Posted on 30/8/2004, 00:34




In questo scorcio di decennio viene lanciata la moda di indumenti cosiddetti "maxi" quale reazione alla moda delle gambe nude senza per altro riuscire nel tentativo di contrastare il primato della minigonna che rimane sulla cresta dell' onda convivendo , spesso in modo ridicolo, con la lunghezza deL "MAXICAPPOTTO". Un' altra caratteristica sono gli stivali lunghi fino sopra il ginocchio. L' acconciatura è alta, con grandi parrucche di fibra sintetica e enormi orecchini a forma di candelabro oscillanti fin quasi alle spalle.
La storia di questo particolare genere musicale,che tanto influenza l'abbigliamento alla fine degli anni settanta,comincia nel 1976 a Londra,quando nasce il primo complesso di questa corrente: i "London 55". I punk si oppongono al sistema sociale che pochi anni prima ha spinto i giovani verso il terrorismo e la lotta armata,li ha circuiti e strumentalizzati,legandoli al mercato delle armi e della droga,ha insomma sfruttato le classi giovanili sul piano morale e materiale. L'abbigliamento dei punk ha fornito alla gioventù un mezzo per esprimere la propria frustrazione senza ricorrere alla violenza. Molto usato è il colore nero, anche i capelli sono importanti nel look punk. Si fa un uso stravagante degli spilloni. Le scarpe femminili hanno tacchi a spillo.
 
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*DRINK KING*
view post Posted on 30/8/2004, 00:35




LA CONTROMODA E GLI "HIPPY"
La "moda politica" presenta una configurazione più unitaria rispetto al fenomeno hippy.
I giovani avevano collocato alla moda una specie di sfruttamento e per questo l'avevano posta al bando,quale espressione tipica di una società capitalista e consumista da combattere.Negli anni'70,nei paesi come la Francia e l'Italia era in rilievo il fatto che nessun operaio potrebbe mai permettersi un abito di firma.Risulta quindi chiaro come potesse sembrare ingiusto ai movimenti contestatori seguire la moda,quando con il prezzo di un abito di firma una famiglia di tre persone avrebbe potuto vivere per un mese.
I primi capi contestatari sono casuali.La tuta realizzata in tela di cotone blu,è quella dei metalmeccanici con tutti i particolari tipici dell'abbigliamento:la tasca lunga e sottile sul lato della coscia per la chiave inglese,e l'anello al fianco per martello e cacciavite,cavallo basso del pantalone con gamba ampia a zampa di elefante e le maniche presentate ancora sagomate e a giro.Unico accessorio è una cintura in tessuto con fibbia.
I jeans,invece,sono quelli normalmente in circolazione sul mercato di Levi's.
Per quanto riguarda i capi di maglieria la foggia preferita è piuttosto attillata,con collo alto.La versione estiva della tuta è la salopette con tasche a toppa sul pettino e sulla parte interiore.
 
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*DRINK KING*
view post Posted on 30/8/2004, 00:36




Le montature di occhiali di piccola e media misura erano gli unici accessori utilizzati.
In questo periodo(1970ca)il movimento che influenzò maggiormente è quello giovanile Hippy. Nata a San Francisco attorno al 1966 questa corrente propugna inizialmente una filosofia pacifista:PEACE AND LOVE oppure FLOWER POWER.La diffusione di questo movimento subisce un andamento anomalo rispetto a quello delle correnti precedenti.L'estate del 1967 viene festeggiata dai giovani di tutto il mondo come "l'estate dell'amore",a San Francisco gli hippies sfilano per le strade con il loro pittoresco "funerale hippy". I tempi di diffusione sono molto diversi in America e in Europa;negli USA il fenomeno è alla fine,mentre nel vecchio continente si cominciano appena a diffondere i principi di pace e amore attraverso la musica,la letteratura,l'arte e le riviste specializzate.
Questo tipo di movimento non ha preferenze per le specie floreali,anzi,in genere preferisce i fiori che si rifanno alla pittura pop,con particolari predilezioni per i colori sgargianti e contrastanti.L'hippy,credendo fermamente all'esistenza di Dio,cerca di avvicinarsi ad esso con tutti i mezzi,compreso l'abbigliamento. I primi recuperi operati dagli hippy si muovono nel campo vastissimo delle tradizioni nazionali soprattutto nel terzo mondo. La cultura a cui si insiste maggiormente è quella asiatica.I prodotti che i giovani assumono sono:le tuniche indiane di seta o di cotone ,cadenti e censiose portate indifferentemente sia dagli uomini che dalle donne;i pantaloni sempre di foggia indiana o salesiana,camicie difformi dai tagli geometrici e i calzari con fermapollici in cuoio.
Altro tema etnico di grande diffusione è quello zingaresco,vicino alla cultura hippy per la libertà della vita nomade di queste popolazioni. Dopo questi movimenti la contromoda non è più sorretta da ideologie ben precise.
 
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Vincent
view post Posted on 30/8/2004, 11:37




CITAZIONE (Drink King @ 30/8/2004, 01:37)
user posted image

FONTE: http://www.romacivica.net

hehe e che sono...figli dei fiori?
 
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pharahon
view post Posted on 3/9/2004, 01:40





... che c'è.è caduto del polline per terra?? che vista raga!!
 
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*DRINK KING*
view post Posted on 3/9/2004, 09:00




Ahaahahhaahaa...sò cresciuti dal pavimento
 
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pharahon
icon6  view post Posted on 4/9/2004, 16:58





I PANTALONI A ZAMPA

La moda anni 70 fece scalpore più di tante altre decadi per l’originalità delle forme, dei tessuti e dei colori.

L’appariscenza sembrava un imperativo e d’altronde bastava cominciare a guardare uomini e donne dai pantaloni!

Autentico simbolo degli anni 70, questo originalissimo pantalone cominciava come tutti gli altri all’altezza delle cosce per poi allargarsi vertiginosamente dagli stinchi in giù, creando la classica forma “a zampa di elefante”!

Furono un simbolo perché la loro fama fu tale che qualsiasi tipo di pantalone si adattò a questo stile. Esistevano abiti eleganti, pantaloni sportivi, ovviamente jeans a zampa …

Uomini e donne, discotecari e rockettari usavano un pantalone (chi esageratamente a zampa, chi un po’ meno), che, abbinato spesso alle eccentriche trame e agli sgargianti colori, rappresentava gli anni 70.

Attached Image: pantaloni_a_zampa.jpg

pantaloni_a_zampa.jpg

 
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pharahon
icon6  view post Posted on 4/9/2004, 17:02





Nn solo parrucche ma anche basettoni

I BASETTONI

I capelli furono senza dubbio un “punto anatomico” molto curato negli anni 70. I mega batuffoloni dei neri americani, simbolo del Funk più puro, ne sono un esempio, ma un'altra moda, molto più usata, anche perché universale (mentre la prima era essenzialmente una caratteristica dei neri americani), fu quella dei basettoni!

Negli anni 70, si cominciarono a vedere sulle guance degli uomini di mezzo mondo vere e proprie opere d’arte, un tempo assolutamente virili e tremendamente “trendy”, oggi a dir poco ridicole…

Chiunque ripensi a un telefilm dell’epoca avrà in mente la classica basetta “allungata”, allargata alla base, quasi a seguire la forma del pantalone a zampa, altra moda indissolubilmente anni 70.

Dai cattivissimi ispettori di polizia dei telefilm USA ai rockettari, dai motociclisti Harley Davison ai dirigenti d’azienda. Fu un autentico boom, anche perché allora il “pelo” era un “accessorio” assolutamente sexy, a differenza dei nostri tempi…

Chissà perché, quanti emblemi in quell’epoca, probabilmente molto più difficili da identificare nelle mode attuali!

Attached Image: basette.jpg

basette.jpg

 
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*DRINK KING*
view post Posted on 18/9/2004, 13:08




Oddio,sembra di rivedere mia zia Francesca a un matrimonio!
 
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43 replies since 23/10/2003, 17:18   2921 views
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